Nell’idea che è sempre interessante sapere che cosa e come si esercita un mestiere negli altri paesi, ci è sembrato utile proporvi un articolo sul sistema medico sociale francese, in particolar modo sull’accompagnamento quotidiano degli adulti affetti da disturbi dello spettro autistico.
Per i servizi alla persona, che si tratti di persone con handicap, persone anziane, adulti e bambini, il sistema medico sociale francese è costituito di un vastissimo ventaglio di istituzioni, sia sull’assistenza domiciliare che in strutture residenziali e semi-residenziali. Ognuna di queste strutture è specializzata in un particolare tipo di pubblico: strutture per bambini disabili, adulti disabili, persone anziane, disabilità motoria, psichica, psicologica….oppure specializzate su una percentuale di disabilità. Per darvi un esempio concreto, per gli adulti con autismo esistono due tipi diversi di istituti residenziali a seconda della “gravità”: il F.A.M. ( Foyer d’accueil médicalisé) per le persone che hanno e possono mantenere un livello di autonomia importante anche se necessitano di cure mediche e infermieristiche importanti, e la M.A.S. (Maison d’accueil spécialisé) che accoglie invece gli adulti i cui disturbi autistici hanno una severità importante e impediscono una qualsiasi forma di autonomia.
Che si tratti di istituzioni residenziali o di servizi domiciliari, tutte queste realtà hanno un punto in comune molto importante e su cui vogliamo attirare la vostra attenzione in questo articolo: il progetto individuale di accompagnamento.
Il Progetto individuale di accompagnamento: che cos’è?
Il progetto individuale di accompagnamento, previsto e reso obbligatorio in Francia dalla Legge 2002-2 di cui parleremo nel punto seguente, è un documento che permette ai diversi attori dell’accompagnamento quotidiano, educativo e terapeutico, di lavorare insieme agli stessi obiettivi.
Esistono diverse trame per la redazione di questo documento, ma tutte hanno delle caratteristiche in comune: una prima parte introduttiva in cui si trovano le informazioni chiave sulla persona, le sue abitudini, le sue caratteristiche comportamentali, le persone che compongono il suo nucleo familiare ecc.; una seconda parte in cui vengono listate le capacità della persona nei vari ambiti: autonomia quotidiana, capacità cognitive, attività ricreative preferite; la parte seguente in cui si sottolineano le difficoltà per arrivare alla fine del progetto in cui vengono sottolineati gli obiettivi e i metodi scelti per ottenerli.
La prima caratteristica di questo documento è che si tratta di un lavoro pluridisciplinare. Nonostante la presenza di un referente di progetto (colui che raccoglie tutte le informazioni necessarie, redige il documento, ne è responsabile nella fattibilità e ne è il punto di riferimento per la famiglia), l’insieme dei professionisti attivi nella vita quotidiana della persona devono contribuire alla realizzazione del progetto e alla sua valutazione.
Questo strumento è fondamentale poiché permette ai professionisti di prendere in carico la persona in modo globale, in tutti gli aspetti della vita: grazie a questo strumento, la persona è al centro del dispositivo di assistenza.
Contesto legislativo del progetto di accompagnamento individuale
Come già anticipato precedentemente, il progetto individuale di accompagnamento è previsto e reso obbligatorio dalla Legge francese 2002-2.
Questa Legge si concentra su quattro punti principali per riorganizzare il sistema sociale e medico sociale:
- Rinforzare i diritti delle persone assistite
- Allargare le missioni dell’azione sociale
- Coordinare le differenti azioni degli attori del sistema sociale e medico sociale
- Pianificare le misure di accompagnamento
Il progetto individuale di accompagnamento fa quindi parte dell’ultimo punto ed è sviluppato in una parte dell’articolo 7 della Legge 2002-2:
Un accompagnamento individuale di qualità deve favorire lo sviluppo, l’autonomia e l’inclusione, deve essere adatto all’età della persona e ai suoi bisogni, nel rispetto del suo proprio consenso che deve obbligatoriamente essere certificato se la persona ne ha le capacità. In caso contrario, il progetto individuale deve avere il consenso del tutore legale.
E in Italia?
Il 13 novembre 2000 usci nella Gazzetta Ufficiale la Legge numero 328 denominata «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.
Come mettere tutto ciò in pratica?
Applicando ciò che è previsto dall’articolo 14 della Legge 328, è di fondamentale importanza costruire un progetto individuale di accompagnamento per la persona proponendole un’assistenza quotidiana, intensiva e continuativa con i metodi psico educativi applicati già da diversi anni nell’infanzia e nell’adolescenza.
È importante e prioritario prendere in conto tutte le dimensioni della vita della persona per garantirle una qualità di vita accettabile aiutando in questo modo le famiglie a uscire dall’isolamento sociale.
Il progetto individuale di accompagnamento sarà fornito a ciascuna delle persone assistite da AVA, è il risultato di un lavoro pluridisciplinare e contiene le linee guida dell’accompagnamento di ogni persona.
Rivalutato ogni anno dall’insieme dell’équipe, verrà presentato alla persona e alla famiglia poiché AVA mette al centro delle sue attenzioni il nucleo familiare.
Questo strumento individuale è il cuore della qualità dei nostri servizi.